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La prima parte consiste nel trovare metodi razionali per la caratterizazione di fenomeni casuali La seconda parte invece consiste nel descrivere gli eventi ( segnali ) aletori dipendenti dal tempo.
in riferimento alla fig 1 la definizione classica di probabilita’ e’ :
\(P(A \cup B)=P(A)+P(B) - P(A \cap B) \leq P(A) + P(B)\)
che si giustifica la definizione, infatti se la probalilita’ e’ la misura della superficie allora la probabilita’ totale e’ la somma delle superficie dei sottoinsiemi A e B meno la supericie comune;
Figure 1: \(P(A \cup B)=P(A)+P(B) - P(A \cap B)\)
Usando le proprieta’ della FDD una funzione \(G(x)\) reale rappresenta una funzione di distribuzione se :
COROLLARIO : Se esiste una funzione \(G(x)\) con le proprietà di cui sopra allora esiste un esperimento \(E\) t.c. la funzione di distribuzione dell’esperimento è coincide con \(G(x)\).
La funzione di distribuzione di probabilità (FDP), detta anche funzione di ripartizione cumulativa di una variabile aleatoria X è una funzione che descrive la probabilità che X assuma un valore inferiore o uguale a un certo valore \(x_i\). In altre parole, la FDP fornisce la probabilità che l’evento \(X \leq x_i\) si verifichi e ne rappresenta il grafico. La definizione formale e’
Sia N il numero di esperimenti o realizzazione della v.a. la funzione fdp, e sia \(\#\) il numero di prove con l esito sperato.
La fdp una funzione che descrive la probabilità che una variabile aleatoria continua assuma un certo valore. È una funzione non negativa, il cui integrale su tutto l’insieme di definizione di S è uguale a 1. La fdp può essere utilizzata per calcolare probabilità, medie, varianze e per modellare fenomeni reali. Definita come :
La fdp rappresenta una probabilita’ solo quando si considera un intervallo e non quando e’ puntuale cioe :
La probabilità che X assuma un valore in un certo intervallo \([x_1, x_2]\) è uguale all’integrale della PDF su quell’intervallo:
Sia N il numero di esperimenti o realizzazione della v.a. la funzione fdp, e sia \(\#\) il numero di prove con l esito sperato.
Due v.a. sono indipendenti quando
\(p(X_0 , X_1 ) = p(X_0 ) · p(X_1 )\)
probabilita’ che si verifichi l’evento \(x_1\) quando si verifica \(x_0\)
\(p(X_1 |X_0 ) = \frac{p(X_1 , X_0 )}{p(X_0 )}\)
In termini più intuitivi, il teorema di Bayes afferma che la probabilità che un evento X0 si verifichi, data l’occorrenza di un evento X1, è proporzionale alla probabilità dell’evento X1, dato che l’evento X0 si è verificato, moltiplicata per la probabilità dell’evento X0, e divisa per la probabilità dell’evento X1.
Modella il concetto di un esperimento descritto con n v.a. ( teoria per n = 2 ) :
Siano X, Y due v.a. definite come :
In modo analogo a come si e’ definita l’analoga funzione per una variabile si ha che la FDP in piu’ variabili e’ definita come
in cui
Sia \(\vec{x}=[x_1, \ldots, x_n]\) un vettore di v.a. allora la definizione di funzione di probabilita’ diviene come quella indicata nella \eqref{eq:0102}
Sono indici che descrivono il comportamento di una v.a. e l’ordine indica il numero di v.a. considerate
Permettono la caratterizzazione di un p.a. anche senza conoscere la FDP associata ad una v.a.
In generale, il k-esimo momento di una variabile casuale discreta X è definito come:
mentre per il caso continuo
in cui
I momenti centrali di una variabile aleatoria sono una serie di statistiche che forniscono informazioni riguardo alla distribuzione della variabile stessa. Essi sono calcolati rispetto alla media della distribuzione e aiutano a descrivere la forma e la dispersione dei dati e per il caso discreto sono definiti come :
Analoga alla media matematica. quando la media e’ nulla allora una probabilita’ equa significa che si ha la stessa probabilita’ che un evento si verifichi o meno. Dal punto di vista analiticho per v.a. continue la f(x) e’ simmetrica.
\(m_y = \int y f_Y(y) dy\)
dove \(f_X(x)\) e \(f_Y(y)\) sono le densità marginali di X e Y rispettivamente.
Potenza Nel caso di v.a. con media nulla la varianza si ha :
E’ una misura della variabilita’ della v.a. . La sola media non e’ sufficente a caratterizzare una v.a. allora si definisce una variabile intesa come la sommatoria della differenze tra la media e le singole v.a. . Essendo una sommatoria puo’ accadere che la somma sia nulla e allora si usa il quadrato delle singole differenze. Da notare che \(x_i - m_i\) rappresenta una distanza.
Misura la similarita’ tra due serie temporali diverse, ma ad intervalli temporali diversi. È utilizzata per valutare se due serie temporali sono correlate tra loro e come questa correlazione varia nel tempo. Può essere usata per esaminare le relazioni causa-effetto tra due serie temporali o per identificare se ci sono legami temporali tra di esse. Da come risultato una matrice ed e’ definita come segue :
Sia \(x=x(t_1)\) e \(y=y(t_2)\) allora \(CR_{xy}(x,y)=E\{(x - \mu_x)(y -\mu_y)^*\}\)
che per
La cross-correlazione è una misura di quanto due segnali o serie temporali siano simili tra loro in momenti diversi. Confronta due serie temporali per vedere se esiste una relazione tra di esse. È utilizzata per determinare se ci sono ritardi o avanzamenti tra i due segnali e per identificare eventuali relazioni di causa-effetto. Ad esempio, la cross-correlazione potrebbe essere utilizzata per determinare se c’è una relazione tra la temperatura e la domanda di energia elettrica: una forte correlazione positiva potrebbe indicare che un aumento della temperatura porta a un aumento della domanda di energia elettrica.
Sia \(x=x(t_1)\) e \(y=y(t_2)\) allora \(CC_{xy}(x,y)=E\{(x)(y)^*\}\)
Nel caso reale si ha che
Tempo continuo
\(CC_{xy}(\tau)=E\{x(t)y^*(t - \tau)\}= \int_{-\infty}^{\infty}x(t)y^*(t-\tau) d_t\)
E’ un tipo di variabile aleatoria continua completamente caratterizzata da due parametri: la sua media (o valore atteso) e la sua deviazione standard.
La distribuzione gaussiana è simmetrica rispetto alla sua media e ha la forma di una curva a campana, comunemente nota come curva a forma di “campana di Gauss”. Questa distribuzione è ampiamente utilizzata in statistica e in molti campi scientifici e ingegneristici per modellare fenomeni naturali, e molte leggi del mondo reale tendono a seguire questa distribuzione.
La funzione di densità di probabilità di una variabile casuale gaussiana è data dalla formula:
Rappresenta la generalizzazione della distribuzione Gaussiana al caso multivariato. Sia x un vettore composto da N v.a. congiuntamente Gaussiane è caratterizzato da una funzione di densita’ di probabilita’ pdf avente la seguente espressione:
in cui \(C_x\) e’ la matrice di covarianza del vettore x
Nel caso di 2 v.a. si ha che
dove
Dalla definizione ricavata dal * a pag 190 una v.a. complessa è una funzione del tipo \(Z(\omega):\Omega \rightarrow \mathbb{C}\) avente struttura di un numero complesso \(z(\omega)=x(\omega)+jv(\omega)\) e pertanto la relazione tra DDP e ddp è ridefinita come segue :